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la tradizione orale e alcuni studiosi del XVI secolo, fanno originare la Famiglia Petra da Marcus Petreius generale romano appartenente alla Gens Petreia, partigiano di Pompeo Magno e nemico di Cesare. Dopo la sconfitta di Tapso ed il duello con il re Giuba I, Marcus fuggì da Zama, sbarcò in Liguria ad Alba Docilia (Albisola) e si rifugiò sugli Appennini accolto da una tribù di Liguri.
Superate le invasioni barbariche, la famiglia verso la fine del X secolo costruì i castelli di Mongiardino e della Pietra di Vobbia; Ardizzone nel 1040 vide confermati i relativi diritti feudali, dal Vescovo di Tortona; di qui la famiglia si diramò nella pianura di Pavia e Milano e verso la costa ligure e, lungo la via francigena, si estese sino alle Fiandre ed all’Inghilterra.

Con il cognome Petra o Pietra o Shia de Petra, la famiglia prese dimora anche in Genova contribuendo alla creazione del comune “Compagna Communis” e della successiva Repubblica di Genova.
Alcuni membri, distintisi nell’assedio di Antiochia durante la prima crociata, nell’anno 1098, furono soprannominati in lingua Ligure sciapa pria, shiapa petra.
Sempre all’epoca della prima crociata si consolidarono, i primi rami esteri gli Hide in Inghilterra nella zona di Chester oggi Contea di Cheshire, i Petrie in Scozia e de Petra o von Stein nelle Fiandre.
Il soprannome divenne cognome su alcuni atti notarili e sugli Annali di Genova a partire dal 1163 nella forma scritta di speça petra.
Nel 1182 e nel 1189 speça petra fu Console Maggiore della Repubblica di Genova, in questa veste sottoscrisse un accordo per i diritti sul Castello di Albisola ed il trattato di pace del 1188 con Pisa.
Nel 1189 speça petra fu uno dei comandanti della flotta genovese alla Terza Crociata e collaborò alla conquista di San Giovanni d’Acri. Nel 1191 e nel 1194 Fulco o Fulcone Speçapetra fu Console dei Placiti.
La prima e la terza crociata, furono l’occasione per una ulteriore estensione della famiglia anche nel meridione d’Italia, lungo le coste del Mar Nero e nelle principali isole del Mediterraneo.
Nel 1227, i dissidi tra Genova e Savona, tra l’altro sul Castello di Albisola, portarono ad una rapida guerra di conquista.

Dopo la vittoria di Genova su Savona e alleati nel 1227-28, nel compromesso raggiunto a Milano con gli Alessandrini, Assalito della Pietra e di Mongiardino, venne reintegrato in tutte i suoi feudi sull’Appennino ligure, e la famiglia acquistò ulteriori proprietà in Albisola.
Nel 1241 il Vescovo di Genova riconfermò Opizo de Petra f. Jacobus negli antichissimi feudi di Mongiardino e Vobbia.
Nel XIII secolo, con la conquista del Mar Nero da parte di Genova e la costituzione di colonie, si formò il ramo rumeno e ucraino dei Petreius o Petraeus.
Nel 1296, i Petra vendettero alla famiglia amica degli Spinola i feudi ed i castelli sull’Appennino e si trasferirono definitivamente ad Albisola.
Nel 1389, Gugliemus Schapapetra, in qualità di Vice Podestà di Varazze, fu uno degli otto estensori che redassero e sottoscrissero i primi Statuti della Città di Albisola.
Antonius Sihapaprea condam Iohannis de Albizola, Bertholomeus, e Petrus Sihapaprea, furono alcuni degli uomini di Albisola che nel 1394 giurarono fedeltà al Comune di Savona. Nel 1411, Pietro Schiappapietra fu capitano delle Navi di Savona.
Iohannes Schiapapetre antianus Saone nel 1468 e nel 1470 fu inviato come Ambasciatore a Milano e figura come Signore “domini” in vari atti del 1474.
La chiesa madre della Famiglia Schiappapietra, quella di San Nicolò in Albisola Superiore, istituì i registri dei battesimi e dei matrimoni a partire dal 1566 e quello dei defunti dal 1597; da tali date è quindi possibile tracciare con esattezza gli alberi genealogici di tutti i rami famigliari ancor oggi esistenti.
Con il 1566 inizia la storia moderna della famiglia e con essa le prime importanti emigrazioni.
Agli inizi del XVII secolo alcuni membri si installarono a Siviglia e Cadice dando origine ai rami cognominali del Chapa e dei Chapapria.
Nel 1647 Giovanni Battista Schiappapietra emigrò nel nuovo mondo, dopo aver spagnolizzato il nome in Juan Bautista Chapa II, divenne Segretario di molti Governatori e storiografo del Nuevo Reino de León, nonché capostipite del ramo Messicano-Texano dei Chapa.
Nel 1665 fu fondata la Cappellania o Canonicato Schiappapietra con giuspatronato laico presso la chiesa Parrocchiale di San Nicolò in Albisola Superiore.
Nel XVIII secolo, Pietro e Giovanni Battista Schiappapietra, emigrarono in Portogallo diventando i capostipiti degli Schiappa Pietra di quella nazionalità.
Nel1768 Vicente Chapaprieta, insieme ad altri Liguri residenti a Tabarka fatti prigionieri dal Bey di Tunisi, furono riscattati da re Carlo III di Spagna e trasferiti a Nueva Tabarca presso Alicante, generando così l’omonimo ramo spagnolo.
Il XIX secolo vide poi una più cospicua e diffusa emigrazione nei paesi dell’America latina in particolare in California, Argentina e Perù. I fratelli Federico, Antonio e Leopoldo Schiappapietra iniziano varie attività imprenditoriali in California contribuendo alla fondazione di Ventura ed alla valorizzazione del grande Ranch di Santa Clara del Norte.
Nel XIX secolo il Canonico Antonio Giovanni Battista Schiappapietra divenne Prevosto di Albisola Superiore, intraprese anche l’attività di Archeologo effettuò gli scavi della villa romana di Alba Docilia redasse alcuni testi sugli scavi e sulla storia di Albisola e provvide al restauro delle chiese parrocchiali di San Nicolò e di San Pietro.
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